Con la serata di sabato 22 giugno abbiamo dato il via al ciclo di osservazioni stagionali “Estate sotto le stelle con SardAstro”

Il cielo si è ripulito in tempo dalla polvere sahariana e ci ha regalato una splendida nottata.
Il plenilunio è un momento del mese detestato dagli astrofili perché impedisce l’osservazione degli oggetti più deboli del cielo profondo quali galassie, ammassi e nebulose.
Ho sfidato questa convinzione fissando la serata durante la Luna piena di giugno (chiamata, nella tradizione dei nativi americani, “Luna delle fragole”) perché sono tanti i dettagli che si possono ammirare sulla superficie del nostro satellite anche durante il plenilunio.
Siamo partiti dalle caratteristiche di albedo, ovvero i contrasti tra aree chiare e i mari basaltici scuri, attraverso visioni d’insieme del nostro satellite al telescopio.
È stato poi il momento di andare un po’ più nel dettaglio e, sfruttando l’attuale librazione, abbiamo esplorato il Mare Humboldtianum che si trova nelle regioni a nordest della Luna al confine tra l’emisfero visibile e quello nascosto. Una vera chicca che non ci potevamo lasciar sfuggire!
In un terzo momento osservativo abbiamo esplorato il Mare Fecunditatis andando alla ricerca dei due crateri Messier, creati dall’antico impatto radente di un meteorite che ha generato i due crateri e una lunga proiezione di roccia, visibile come delle scie chiare che contrastano con il grigio scuro della piana basaltica. A proposito di impatti ed eiezioni a raggiera, ci siamo rifatti gli occhi anche con i due colossali crateri Tycho e Copernicus.

Nella seconda parte della serata abbiamo esplorato tutto il cielo apprendendo i rudimenti di meccanica celeste e come orientarci tra le varie costellazioni.
Con l’aiuto del puntatore laser abbiamo trovato la Stella Polare, spostandoci poi tra Orsa Maggiore, Boote con la sua luminosissima Arcturus, poco più giù Spica nella costellazione della Vergine e Denebola nel Leone. Queste tre stelle insieme formano i vertici dell’asterismo noto come Triangolo Primaverile.
È il periodo dell’anno in cui oltre a quello Primaverile è visibile anche il Triangolo Estivo! Abbiamo navigato anche quest’ultimo, disegnato dalle stelle Vega, Deneb e Altair.
In una notte di plenilunio sarebbe stato velleitario cercare oggetti del cielo profondo ma è stata l’occasione per osservare alcune delle stelle doppie più belle del cielo: Mizar e Alcor e naturalmente Albireo con le sue due componenti di diverso colore.

Nella costellazione della Corona Boreale, legata al mito di Teseo e Arianna, abbiamo avuto la sorpresa di scoprire l’asteroide Pallas appartenente alla fascia principale tra Marte e Giove. Nello stesso angolo di cielo era presente anche T Coronae Borealis, la nova ricorrente che potrebbe accendersi tra qualche mese, ma con il cielo troppo luminoso non ci è stato possibile individuarla con sicurezza.
Per ultimo ma in realtà osservato per primo, aggiungo alle cronache il maestoso Ammasso del Presepe nella costellazione del Cancro, ammirato bassissimo in direzione est immerso nelle luci del crepuscolo.
La prossima serata si terrà sabato 20 luglio, vi aspetto!
